Doc Maremma Toscana: via libera al bivarietale in etichetta

L’Unione Europea ha approvato la modifica al disciplinare della Dop

L’Unione Europea, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE (n. C 437 del 18 dicembre 2020), ha definitivamente approvato le modifiche al disciplinare della Doc Maremma Toscana. Da ora sarà possibile commercializzare in tutta Europa e nei Paesi Terzi i vini prodotti con le modifiche approvate dal Ministero in Agosto. Si conclude così un iter, iniziato nel 2016 con l’approvazione delle modifiche da parte dell’Assemblea dei Soci, in cui il Consorzio ha lavorato intensamente con le Istituzioni.

Saremo i primi in Toscana in un vino Dop – sottolinea Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana – ad avere la possibilità di utilizzare in etichetta l’indicazione di due varietà (tipologie Bivarietali), molto richiesta soprattutto su mercati come Usa, Uk e Nord Europa; questo è un passo che ci consente di giocare d’anticipo adattandoci al meglio alle nuove esigenze di mercato per aumentarne gli sbocchi commerciali, consolidando, al contempo, gli attuali trend di crescita e rimarcando l’aspetto qualitativo della produzione”.

“Con la modifica della base ampelografica e con l’inserimento della Riserva si vanno sicuramente ad aprire nuove prospettive commerciali per tante aziende”, conclude Mazzei cui fa eco il Direttore del Consorzio, Luca Pollini “Giungiamo alla fine di un percorso non semplice ma su cui puntavamo tantissimo”.

“Con la modifica degli uvaggi per la produzione delle tipologie Rosso e Bianco e l’inserimento della menzione Riserva per entrambe le tipologie – dice ancora Pollini – andiamo ad innalzare il livello qualitativo e possiamo presentare dei vini che rispecchiano meglio il territorio e ci rendono più competitivi anche sui mercati Ue e dei Paesi Terzi”.

Riassumendo le modifiche più rilevanti del disciplinare, oltre alla novità delle tipologie Bivarietali in etichetta, prevedono: per la produzione della tipologia Rosso potranno essere utilizzate, da sole o congiuntamente e per un minimo del 60%, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah e Ciliegiolo; per la produzione del tipo Bianco, accanto a Vermentino e Trebbiano toscano, sarà possibile utilizzare anche il Viognier da solo o congiuntamente alle altre due varietà, per almeno il 60%.

Inoltre la Menzione Riserva per la tipologia Bianco prevede un invecchiamento non inferiore a 12 mesi, per il Rosso invecchiamento obbligatorio di due anni di cui almeno 6 mesi in recipienti di legno. Buone prospettive di incremento quindi per la Denominazione che, anche in questo 2020, vede confermato il trend di crescita dell’imbottigliato andando controcorrente rispetto a tante altre Dop Toscane.

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